INGREDIENTI
(per 140 gr circa di prodotto finito)
PROCEDIMENTO Lasciate le albicocche in ammollo nell'acqua per una notte intera. Al mattino seguente, scolate bene le albicocche e trasferitele nel frullatore con qualche goccia di limone. Frullate il tutto e usate il composto come una normale marmellata. Se dovesse servire, aggiustate la consistenza aggiungendo uno o più cucchiai di acqua di ammollo. Si conserva tre o quattro giorni al massimo, in frigorifero. CONSIGLI
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La frutta disidratata è frutta fresca fatta essiccare al fine di poterla conservare.
Oltre a conservarsi a lungo, la frutta disidratata ha moltissimi altri pregi:
Il suo uso è finalizzato a conservare più a lungo possibile il prodotto e a far mantenere l’alimento del colore originale. Anche se questa sostanza, assunta in piccolissime quantità, viene considerata “sicura” dal mercato alimentare, esiste il pericolo che possa:
Talvolta si trova anche frutta disidratata addizionata con zucchero, saccarina o altri dolcificanti artificiali, usati probabilmente per rendere più saporita una materia prima di scarsa qualità. Personalmente preferisco non comprare frutta disidratata zuccherata per evitare di assumere dosi di zucchero eccessive: gli zuccheri naturali contenuti nella frutta disidratata sono già sufficienti a darci la giusta energia senza appesantire il metabolismo. Per evitare di acquistare un prodotto che non ci piace, è sempre utile leggere bene l’etichetta oppure chiedere informazioni al venditore. Esiste però un trucco per capire se ci troviamo di fronte a frutta disidratata trattata: la frutta essiccata naturalmente, a differenza di quella trattata, non può conservare il colore brillante della frutta fresca e tende ad essere sempre un po’ più scura. Il metodo migliore per mangiare frutta disidratata di alta qualità senza spendere un capitale, è quello di comprarla fresca e dolcissima nella sua stagione di maturazione e di essiccarla in casa, al sole, al forno oppure grazie ad un essiccatore domestico (che si trovano a prezzi molto accessibili), senza l’aggiunta di null’altro. Prima o poi comincerò a farlo anch’io. Le ricordo benissimo le mani delle persone. Con il passare del tempo i volti sbiadiscono e le voci si confondono. Ma le mani, no. Sono passati tanti anni e devo fare fatica per mettere a fuoco i suoi occhi, devo stare a lungo in silenzio per riascoltare il tono della sua voce, ma le mani di mia nonna potrei descriverle ruga per ruga. Lei li impastava a mani nude questi gnocchi. Sgranavo gli occhi ogni volta, perché non credevo possibile che delle mani, seppur grosse e nodose, potessero restare indifferenti al calore dell’acqua bollente. Con il tempo ho capito: le mani delle donne che ci hanno cresciute, così lontane da loro stesse e dalle loro emozioni, ignoravano completamente quanto l’acqua bollente potesse bruciare. Io uso il cucchiaio di legno. Io, per fortuna, le sento le mani bruciare. Chissà se mia nonna mi avrebbe capita. Chissà se i miei gnocchi le sarebbero piaciuti. INGREDIENTI
(per 2 persone)
PROCEDIMENTO Mettete a bollire l'acqua, e quando bolle aggiungete un pizzico di sale. Versate la farina in una ciotola, possibilmente non di plastica. Unite poco per volta l'acqua aiutandovi con un cucchiaio. Una volta che l'impasto si è leggermente raffreddato, continuate ad impastare con le mani. All'inizio vi sembrerà sbricioloso, ma piano piano diventerà compatto. A questo punto trasferitelo sulla spianatoia e lavoratelo per 5 minuti usando un po' di farina per non farlo attaccare al piano di legno. L'impasto è pronto quando, affondandoci dentro un dito, non vi sembrerà appiccicoso. Ricavate ora dei piccoli salsicciotti della larghezza di un dito e tagliateli a tocchetti di circa un centimetro. Affondate il dito nello gnocco e trascinatelo sulla spianatoia per renderlo cavo all'interno. A mano a mano che gli gnocchi saranno pronti, sistemateli su teli da cucina e infarinateli con il semolato (o la semola). Si cuociono in acqua bollente. Sono pronti quando salgono a galla. CONSIGLI
INGREDIENTI
(per l'impasto) 600 gr di farina tipo2 400 ml di latte di soia al naturale 1 cubetto di lievito di birra (25 gr circa) 80 gr di olio extravergine l'oliva o di mais pressato a freddo 1 cucchiaino abbondante di malto 1 cucchiaio di germe di grano 1 cucchiaio di lievito alimentare in scaglie 10 gr di sale abbondante pepe (per la "farcitura") una manciata di pinoli 300 gr di funghi cardoncelli 1 spicchi di aglio sale integrale pepe nero 100 gr di pomodori secchi un poco di origano olio extravergine d'oliva PROCEDIMENTO Pulite e tagliate a cubetti i funghi. Cuoceteli in padella con un poco di olio e uno spicchio di aglio tritato. Aggiungete sale e pepe. Fate raffreddare. Tostate i pinoli. Lavate i pomodori secchi e lasciateli in ammollo per farli ammorbidire. Tagliateli a pezzetti e conditeli con un poco di olio extravergine e origano. Sciogliete il lievito nel latte di soia leggermente intiepidito o a temperatura ambiente. Aggiungete il malto. Versate 500 gr di farina e unitela al composto. Aggiungete l'olio e continuate ad impastare. Unite l'ultimo etto di farina. Lavorate il tutto e infine aggiungete germe di grano, lievito alimentare, sale e pepe abbondante. Rendete l'impasto liscio e primo di grumi. Mettete a lievitare per un'oretta al calduccio. Stendete l'impasto a forma rettangolare e sottile, come fosse una focaccia. Distribuite i funghi, i pomodori secchi e i pinoli uniformemente su tutta la superficie. Arrotolate dal lato lungo e chiudete a forma di ciambella in un contenitore apposito precedentemente oleato . Lasciate lievitare ancora per un paio di ore. Infornate a 200° per 45-50 minuti. |
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Dicembre 2017
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