INGREDIENTI
PROCEDIMENTO Cuocete il cous cous o la quinoa come indicato dalla confezione. Lasciate raffreddare. Tritate, a mano o in un tritatutto, le zucchine, le carote, la cipolla e l'aglio. Tritate anche le erbe aromatiche. Reidratate un poco i pomodori secchi e poi tritateli abbastanza finemente. Impastate tutti gli ingredienti con l'okara, aggiungendo pangrattato o farina di ceci fino a che il composto non diventerà abbastanza compatto. Aggiustate di sale e pepe. Lasciate riposare un poco in frigo perché il composto si compatti per bene. Date all'impasto la forma di polpettone e irrorate con un poco di olio extravergine. Infornate per circa 35 minuti a 200°. Lasciate riposare prima di servire, così le fette non si sbricioleranno. Con lo stesso impasto potete ottenere anche dei buonissimi burger.
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INGREDIENTI
(per 2 persone)
PROCEDIMENTO Cuocete a vapore le fave per pochissimo tempo. Tritate grossolanamente le cipolle e lasciatele appassire con un poco di olio, sale e pepe, in una padella. Una volta che le cipolle saranno cotte, frullatele fino a ridurle in crema. Se la crema dovesse risultare troppo liquida, versatela nella padella e continuate a cuocere fino a che non sarà diventata più densa. Aggiustate di sale e pepe. Cuocete la pasta e scolatela qualche minuto prima. Versatela nella padella in modo da mescolarla alla crema di cipolle. Se dovesse servire, aggiungete un poco d'acqua di cottura della pasta. Unite anche le fave. Servite caldo con un poco di pepe nere tritato e un filo di olio extravergine. Se volete dare un più profumo alla pasta potete aggiungere un poco di menta. Le ricordo benissimo le mani delle persone. Con il passare del tempo i volti sbiadiscono e le voci si confondono. Ma le mani, no. Sono passati tanti anni e devo fare fatica per mettere a fuoco i suoi occhi, devo stare a lungo in silenzio per riascoltare il tono della sua voce, ma le mani di mia nonna potrei descriverle ruga per ruga. Lei li impastava a mani nude questi gnocchi. Sgranavo gli occhi ogni volta, perché non credevo possibile che delle mani, seppur grosse e nodose, potessero restare indifferenti al calore dell’acqua bollente. Con il tempo ho capito: le mani delle donne che ci hanno cresciute, così lontane da loro stesse e dalle loro emozioni, ignoravano completamente quanto l’acqua bollente potesse bruciare. Io uso il cucchiaio di legno. Io, per fortuna, le sento le mani bruciare. Chissà se mia nonna mi avrebbe capita. Chissà se i miei gnocchi le sarebbero piaciuti. INGREDIENTI
(per 2 persone)
PROCEDIMENTO Mettete a bollire l'acqua, e quando bolle aggiungete un pizzico di sale. Versate la farina in una ciotola, possibilmente non di plastica. Unite poco per volta l'acqua aiutandovi con un cucchiaio. Una volta che l'impasto si è leggermente raffreddato, continuate ad impastare con le mani. All'inizio vi sembrerà sbricioloso, ma piano piano diventerà compatto. A questo punto trasferitelo sulla spianatoia e lavoratelo per 5 minuti usando un po' di farina per non farlo attaccare al piano di legno. L'impasto è pronto quando, affondandoci dentro un dito, non vi sembrerà appiccicoso. Ricavate ora dei piccoli salsicciotti della larghezza di un dito e tagliateli a tocchetti di circa un centimetro. Affondate il dito nello gnocco e trascinatelo sulla spianatoia per renderlo cavo all'interno. A mano a mano che gli gnocchi saranno pronti, sistemateli su teli da cucina e infarinateli con il semolato (o la semola). Si cuociono in acqua bollente. Sono pronti quando salgono a galla. CONSIGLI
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Dicembre 2017
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