La frutta disidratata è frutta fresca fatta essiccare al fine di poterla conservare.
Oltre a conservarsi a lungo, la frutta disidratata ha moltissimi altri pregi:
Il suo uso è finalizzato a conservare più a lungo possibile il prodotto e a far mantenere l’alimento del colore originale. Anche se questa sostanza, assunta in piccolissime quantità, viene considerata “sicura” dal mercato alimentare, esiste il pericolo che possa:
Talvolta si trova anche frutta disidratata addizionata con zucchero, saccarina o altri dolcificanti artificiali, usati probabilmente per rendere più saporita una materia prima di scarsa qualità. Personalmente preferisco non comprare frutta disidratata zuccherata per evitare di assumere dosi di zucchero eccessive: gli zuccheri naturali contenuti nella frutta disidratata sono già sufficienti a darci la giusta energia senza appesantire il metabolismo. Per evitare di acquistare un prodotto che non ci piace, è sempre utile leggere bene l’etichetta oppure chiedere informazioni al venditore. Esiste però un trucco per capire se ci troviamo di fronte a frutta disidratata trattata: la frutta essiccata naturalmente, a differenza di quella trattata, non può conservare il colore brillante della frutta fresca e tende ad essere sempre un po’ più scura. Il metodo migliore per mangiare frutta disidratata di alta qualità senza spendere un capitale, è quello di comprarla fresca e dolcissima nella sua stagione di maturazione e di essiccarla in casa, al sole, al forno oppure grazie ad un essiccatore domestico (che si trovano a prezzi molto accessibili), senza l’aggiunta di null’altro. Prima o poi comincerò a farlo anch’io.
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Dicembre 2017
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