La mia famiglia ha un legame molto forte con la Puglia, fatto di ricordi, persone, luoghi... Eppure non avevamo ancora mai avuto modo di vederla, viverla, sperimentarla e ovviamente assaggiarla. Quest'estate, quindi, abbiamo deciso di dedicare le nostre vacanze alla scoperta e alla riscoperta delle terre pugliesi. Siamo partiti con un itinerario più o meno dettagliato di posti da vedere, con una lista infinita di chiese, piazze, palazzi, borghi, spiagge, riserve naturali (...) da visitare, e ovviamente con un lunghissimo elenco di piatti da assaggiare e posti in cui mangiare. Chi mi conosce sa che non amo mangiare in ristoranti dichiaratamente vegani o vegetariani, perché troppe sono state le delusioni che ne ho ricavato. Adoro invece trovare proposte 100% vegetali in ristoranti "normali": è qui che ho avuto le migliori conferme. Dopotutto, se ci si muove in Italia, soprattutto nel sud Italia, si trovano luoghi con radici contadine così profonde, che non è affatto difficile assaggiare piatti tipici, anche della tradizione, completamente vegetali. La Puglia mi ha dato grandi soddisfazioni culinarie, sotto questo punto di vista, ed è per questo che ho pensato di condividere con voi i posti dove mi sono trovata meglio. FRULEZ - Bari Piazza Umberto I, 14-15 Piazza Eroi del Mare, 15 Siamo stati a Bari in 2 giorni diversi e abbiamo fatto sosta più di una volta in questo locale: per uno spuntino, per un pranzo veloce e per una pausa frullato. Frulez è un posto accogliente e ben arredato: i colori della frutta fresca esposta ti mettono addosso già una buona dose di allegria. Il menù è vario, ma non tanto da rendere complicata la scelta di cosa ordinare, e in aggiunta si possono sempre trovare la pasta e la zuppa del giorno. La cucina è fresca, semplice e senza grandi pretese. Il menù, il tipo di locale, l'ubicazione e i prezzi, mi fanno pensare a un posto ideale per una pausa pranzo dal lavoro, un punto di ristoro per turisti di passaggio o anche alla situazione perfetta per fare quattro chiacchiere tra amici bevendo una bevanda fresca. Abbiamo assaggiato i centrifugati Pigi e Lella (€ 3,50 cad.), i frullati AEA e Really Summer (€ 4,50 cad.), la frisa al pomodoro e origano (€ 5,50), l'insalata di pasta del giorno con verdure e mandorle (€ 6,50) e il veg burger (€ 7,50). Non tutto insieme, ovviamente. Nella sede di Piazza Eroi del Mare, ci si può sedere nei tavolini all'esterno, godendo così della fresca brezza che arriva dal lungomare: in una calda giornata di agosto, per noi è stato un vero toccasana. IL PINO GRANDE - Castel del Monte (Andria) S.P. 234 (Ruvo-Minervino) Km. 20+920 (ex S.S. 170 Km. 18+200) Ho scovato questo posto, non ricordo bene come, su internet e l'ho subito inserito nella mia lista. Avevamo previsto di visitare Castel del Monte e questo ristorante si trovava proprio nella stessa località. Mi era però sfuggita una cosa: Andria è uno dei comuni più grandi d'Italia. Avevo tralasciato di notare, quindi, che tra il posto che dovevamo visitare noi e il ristorante c'erano svariati km di campi sconfinati. Quel giorno non avevamo ancora affittato la macchina, e sembrava perciò tutto perduto. Abbiamo telefonato, arresi all'idea di saltare il pranzo, ma con nostra grande gioia, i proprietari si sono offerti di darci un passaggio. Abbiamo così mangiato comodamente per poi tornare a prendere la nostra navetta. Che dire? Ci hanno davvero viziato. Il Pino Grande, agriturismo e ristorante, è però innanzitutto un'azienda agricola di prodotti biologici a gestione familiare: papà ex professore e proprietario della struttura, mamma ex insegnante e cuoca provetta, un figlio agronomo e un figlio cuoco. In cucina si utilizzano i prodotti coltivati sui terreni che circondano il casolare. Le preparazioni sono molto gustose, dall'impostazione casereccia ma curata; il menù presta molta attenzione anche agli intolleranti, agli allergici, ai vegani, ecc.; l'occhio è sempre rivolto alla tradizione pugliese, ma senza tralasciare note innovative. Dopo pranzo abbiamo scambiato qualche chiacchiera con i proprietari che ci sono sembrati persone appassionate e completamente convinti della loro scelta di vita. Abbiamo mangiato: tarallini e olive, bruschette di pane di Altamura con pomodoro, rucola e zenzero; composizione di conserve della casa; spaghettoni ai 3 pomodori su crema di melanzane; crema di cicerchie con friggitelli e crostini piccanti, mousse vegana al cioccolato con ciliegie sciroppate fatte in casa; acqua, un quartino di vino della casa e un caffè (€ 45,50 incluso il servizio trasporto, generosamente offerto, da e per la navetta). A' CR'JANZ - Putignano Porta Barsento, 8 | Via Goito, 22 Alcuni dei nostri cugini pugliesi, ad un certo punto, hanno deciso di seguirci nelle nostre scorribande e si sono uniti a noi per un giorno: il programma della gita prevedeva una passeggiata tra i trulli di Alberobello e un'escursione alle Grotte di Castellana. Essendo al corrente della mia "lista" mangereccia, mi hanno chiesto di tirare fuori dal cilindro un posto in cui fare un pranzo da non dimenticare tanto facilmente. Come era ovvio che fosse, non avevo selezionato ristoranti in quella zona. Ho deciso, quindi, di affidarmi agli esperti, e sul sito di Luciano Pignataro ho trovato A' Cr'janz. Su google maps il posto formava un triangolo perfetto con Alberobello e Castellana: l'ho proposto ed è stato votato all'unanimità. Il locale che abbiamo trovato al nostro arrivo era piccolo ma delizioso, curato in tutti i particolari (persino in bagno!), vantava una bellissima vista sulla cattedrale di Putignano ed era affiancato da un enorme prato. I prodotti utilizzati in cucina erano stati tutti ricercati e selezionati con attenzione presso aziende locali (alcuni di essi erano anche in vendita); il menù non era male, anche se mi avrebbe fatto piacere trovare qualche piatto 100% vegetale in più. La nostra era una tavolata mista, quindi gli altri hanno preso anche piatti con carni e formaggi: tutti buoni, a quanto pare. Ho mangiato una pasta fresca alla crudaiola con coulis di pomodoro e battuto di basilico (il formaggio, per chi lo desidera, veniva servito a parte) che si è poi rivelata il piatto migliore di tutta la vacanza, delle verdure pastellate molto ben fritte, una quantità non definita di focaccia barese (nella versione tradizionale e in quella con grano arso). Gli altri commensali hanno ordinato anche uno sformato di melanzane (vegetariano), una abbondante insalata mista, delle chips di patate con buccia (ottime) e del vino al calice. Il pranzo ci è stato offerto, quindi non so riportare l'ammontare del conto, ma i prezzi sul menù mi erano sembrati decisamente onesti. Tutti sono stati pienamente soddisfatti, e prima di andar via ho ricevuto perfino un applauso per aver scelto così bene. MASSERIA STALI - Caprarica di Lecce Via Cisterna Vecchia Devo ammettere, che in Salento è stato più difficile trovare posti interessanti in cui mangiare, ma per fortuna abbiamo trovato una gustosissima eccezione. La Masseria Stali è nata come frantoio, ma ha poi ha deciso di allargare i suoi orizzonti verso la ristorazione. E per fortuna! La cena in questo posto è stata impareggiabile per sapori, profumi ed atmosfera. Essendo in piena estate abbiamo mangiato all'aperto, in un prato molto curato che affacciava su una splendida campagna immersa nel buio della notte. Protagonista indiscusso del dehor, un ulivo bellissimo, di quelli che solo in Salento si possono (ancora e nonostante tutto) trovare. Il menù era basato su materie prime e prodotti di produzione propria: dalla pasta fresca al pane, dalle verdure all'olio extravergine d'oliva, tutto freschissimo e di giornata. Il personale è stato attento, disponibile e ospitale. La cucina, complice gli ingredienti di prim'ordine, era semplice e squisita. Buono il Negroamaro della casa. Abbiamo mangiato: degustazione di prodotti della casa (cipolline in agrodolce, patè di zucchine, di melanzane, di peperoni e di olive, accompagnati da pane al pistacchio e pane al peperoncino), cavatelli fatti in casa al pomodoro, cavatelli impastati con vino Negroamaro con olive, rucola e pomodorini, un piatto abbondante di verdure alla griglia. Perfino il conto ci ha lasciati stupiti (€ 27,00, atmosfera romantica inclusa). MINT cucina fresca - Polignano a Mare Via San Benedetto, 32 Quando sono passata davanti a questo ristorante i miei occhi hanno assunto la forma di due cuoricini, esattamente come capita ai personaggi dei cartoni animati giapponesi. Purtroppo per me e per i miei occhi a cuoricino, ci siamo passati "già mangiati". Mi è rimasta la curiosità di capire se la cucina è all'altezza dell'ambiente e del menù. Ci tornerò, me lo sono promessa. Nel frattempo se qualcuno di voi vuole provarlo per me... L'ANGOLINO DI VIA MATTEOTTI - Lecce Via Giacomo Matteotti,25 angolo Vico della Saponea Il giorno in cui abbiamo visitato Lecce, non potevamo non pranzare con il tipico panino salentino: la puccia. E L'angolino di via Matteotti è, appunto, una "pucceria". Il posto è minuscolo, un paio di tavolini all'interno e un po' di posti a sedere all'esterno. Appena si entra c'è un piccolo banchetto dove fanno bella mostra ciotole di verdure varie (fresche, grigliate, sott'olio, ecc.) con cui poter imbottire la puccia. Solitamente si può scegliere tra impasto classico, impasto con vino Negroamaro, impasto integrale, ma quel giorno, causa festa di Sant'Oronzo, era disponibile solo l'impasto classico. Ho scelto: puccia classica con verdure miste grigliate, pomodori secchi e pomodori freschi (€ 5,00, prezzo fisso per ogni tipo di puccia). Come pranzo al volo va più che bene. Unico appunto: lo spazio esterno è abbastanza trascurato. CICINEDDA - Ostuni Piazza Libertà, 15 Quando arriva l'estate, mi capita spesso di fare abbondanti pranzi a base di sola frutta. Molto spesso, anche in viaggio, nel periodo del grande caldo, mi porto sempre dietro un coltello e un cucchiaio, così, a ora di pranzo mi infilo in un negozio di frutta e verdura, compro un grosso melone maturo e lo mangio tutto, scavandolo con il cucchiaio. Et voilà, il pranzo è risolto. Capirete che quando ho scoperto che ad Ostuni c'era un posto dove poter mangiare solo frutta... occhi a cuoricino again. Malasorte ha voluto che arrivassimo tardi ad Ostuni, che Cicinedda fosse già chiuso, che anche i fruttivendoli fossero già chiusi e pranzare abbiamo dovuto ripiegare su di un posto che ancora mi addolora. Cicinedda raccontatemelo voi, se ci passate. TARALLI CAMPAGNOLI MULTICEREALI, PANCALDO L'ultimo consiglio gastronomico a tema Puglia, non è un ristorante, ma un prodotto. Questi taralli, hanno una bellissima etichetta, di quelle che fa veramente piacere leggere, nonché un ottimo sapore. Io li ho trovati a Molfetta, in una rivendita di prodotti tipici dell'alta Murgia (Sapori dell'Alta Murgia, via Dante Alighieri, 64 - Molfetta), ma credo che si possano trovare anche in altre rivendite di prodotti tipici in giro per la Puglia. Ingredienti: farina integrale, farina di grano tenero di tipo 2, semi di girasole, farina di segale di tipo 2, semi di sesamo, semi di lino, farina di orzo, farina di avena, farina integrale Senatore Cappelli, malto, vino, olio di oliva, olio extravergine di oliva, sale.
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