"Il pane. Quando uno c'ha fame si compra il pane." (Io non ho paura, Gabriele Salvatores, 2003) Oppure se lo fa. INGREDIENTI:
PROCEDIMENTO Questo pane l'ho fatto tutto in una ciotola. Ho sciolto il lievito madre nell'acqua appena tiepida (metto il dito nell'acqua e controllo che abbia la mia temperatura corporea) e ho aggiunto il cucchiaino di malto. Ho impastato a mano a mano la farina integrale fino a che il composto non è diventato liscio e senza grumi. Ho aggiunto, solo alla fine, il sale, continuando ad impastare bene affinché si distribuisse uniformemente in tutto il composto. Senza togliere l'impasto dalla ciotola, l'ho messo a lievitare al calduccio (circa 30°) per un'oretta. Trascorso questo tempo, ho impastato ancora un pochino e ho poi trasferito il tutto direttamente sulla teglia con cui poi l'avrei infornato. Dopo aver aggiustato un poco la forma, l'ho cosparso delicatamente con uno strato di farina e l'ho lasciato lievitare ancora circa 4 ore. Una volta che il forno ha raggiunto il massimo della temperatura, ho infornato per circa 20 minuti, facendo attenzione a non bruciarlo. Ho lascio raffreddare un poco prima di affettarlo, ma è stata dura. CONSIGLI
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INGREDIENTI
PROCEDIMENTO Frullate insieme banane e cacao. La dolcezza della banana, se ben matura, dovrebbe essere sufficiente. Ma se non vi convince il livello di dolcezza potete aggiungere un poco di malto di riso o di miele. Io ho preferito creare un contrasto con una parte di sola banana frullata e una parte al cacao. CONSIGLI
INGREDIENTI - PASTA 250 gr di farina integrale o farina tipo2 120 gr di acqua del rubinetto 70 gr di olio extravergine di oliva o olio di mais pressato a freddo 1 cucchino circa di sale un pizzico di bicarbonato alimentare PROCEDIMENTO - PASTA Mescolate tutti gli ingredienti secchi. Aggiungete a mano a mano quelli liquidi fino a formare una palla liscia ed omogenea. Lasciate riposare un pochino prima di stenderla. INGREDIENTI - RIPIENO 2 o 3 cespi di scarola (a seconda della grandezza) 2 spicchi di aglio una manciata di capperi una manciata di olive taggiasche o di Gaeta in salamoia una manciata di pinoli olio extravergine di oliva sale integrale pepe PROCEDIMENTO - RIPIENO Dopo aver lavato e scolato la scarola, fatela cuocere qualche minuto al vapore. Tritate l'aglio finemente. Snocciolate le olive. Tostate i pinoli. Dissalate i capperi. Mettete un filo di olio in una padella e fate soffriggere un poco l'aglio. Aggiungete olive, pinoli e capperi. In ultimo aggiungete la scarola e fate saltare qualche minuto. Aggiustate di sale e pepe. Lasciate raffreddare. INFINE
Dividete la pasta quasi a metà (una parte leggermente più grande dell'altra). Stendete la parte più grossa e riponetela in una tortiera. Versate dentro la scarola. Stendete la pasta rimasta e coprite il tutto. Chiudete i bordi e bucherellate la pasta con la forchetta. Infornate a 180° per 30 - 40 minuti. L'80% delle banane che arriva nei nostri mercati e supermercati, viene dall'America Latina.
Perché un carico di banane arrivi in Italia, ci vogliono circa 15 giorni e il trasporto avviene in navi frigorifero; una volta sbarcate, maturano ancora una decina di giorni in apposite celle e infine vengono vendute. Il consumo di energia e l'inquinamento prodotto sono veramente notevoli. Molto spesso inoltre, le persone che lavorano nelle piantagioni di banane sono sfruttate e sottopagate. Negli ultimi anni, dati i cambiamenti climatici, è stato possibile coltivare le banane anche in Sicilia e in Sardegna, ma questo mercato non è particolarmente forte e competitivo e quindi, nella maggior parte dei casi, i prodotti rimangono sul territorio. Per consumare banane in maniera più attenta e nell'impossibilità di reperire il prodotto italiano, potrebbe essere utile comprare quelle che riportano marchi equo solidali, i quali ci garantiscono:
di stitichezza. INGREDIENTI
PROCEDIMENTO Frullate le mandorle, i datteri, la vaniglia e la cannella insieme a un poco d'acqua. Aggiungete il resto dell'acqua e continuate a frullare bene. Preparate una ciotola, un colino e un panno di stoffa (fatelo bollire per togliere l'odore di detersivo). Mettete il panno di stoffa nel colino e versate dentro tutto il liquido. Lasciate scolare il latte strizzando bene il panno. Trasferite il latte dalla ciotola a una bottiglia di vetro. Conservate ben chiusa in frigorifero. Si conserva 3 o 4 giorni, ma di solito finisce prima. CONSIGLI
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Dicembre 2017
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